FASCICOLO Nr. 11: “Corrispondenza – Circolari – Disposizioni varie”. Documenti contenuti 8: fotocopiati o ricopiati a mano (5); scanditi OCR (3) tratti dal libro di Camillo Del Maestro “Centocroci per la Resistenza”, Ed. Assoc. partigiani Centocroci, Varese Ligure, 1982).
I documenti provenienti dall’I.S.R.L. di La Spezia sono stati ricopiati a mano o fotocopiati direttamente dal sottoscritto verso i primi anni Settanta. I primi due fu giocoforza ricopiarli a mano perché l’Istituto era ancora privo di fotocopiatrice, invece gli altri tre, per gentile concessione del senatore Bertone presente nell’Istituto, furono invece fotocopiati in una cartoleria vicina (N. E.V.B.).

Doc. n.1: “Diffida e Avviso alla Popolazione”: (A sinistra: doc. comp. da 1 f., 1 p. copiata a mano su f. quadrettato, d. 10 settembre 1944, f.to Com.te di Brigata “Richetto”, c/o A.I.S.R.L. di La Spezia). (A destra in: C. Del Maestro “Centocroci per la Resistenza”, p. 188, n. prg. 37, Ed. Associazione partigiani Centocroci, Varese Ligure, 1982).

Doc. n.2: “Disposizioni”: Lett. dal Com.do “Brigata Cento Croci” a tutti i comandanti di Compagnia – Loro sedi. (A sinistra: doc. comp. da 1 f., 1 p. copiata a mano su f. quadrettato, d. 11 settembre 1944, f.to Il Com.te di Brigata “Richetto”, c/o A.I.S.R.L. di La Spezia). (A destra in: C. Del Maestro, op. cit., p. 188, n. prg. 38, Ed. Associazione Partigiani Centocroci, Varese Lig., 1982).

Doc. n.3: “Patrioti puniti e espulsi”: Lett. dal comando “Brigata Cento Croci” a tutti i comandi dipendenti, e p.c. al Comando di Divisione – (Doc. in fotocopia composto da 1 f., 1 p. dattil., d. 26/11/1944, f. Il com.te di brigata “Richetto” e Il comm.rio “Benedetto”), c/o A.I.S.R.L. di La Spezia AM/H b) 8) Sip. (Sull’argomento vedere anche ivi successivo Doc. 8).

Doc. n.4: “Ordine del giorno n. 1.” – Dal comando Brigata “Cento Croci” a Tutti i Comandi Dipendenti, e p.c. al Comando della Divisione “Cento Croci”, Loro Sedi – (Doc. in fotocopia comp. da 1 f., 1 p. dattil., d. 23/12/1944, f.to Il com.te di brigata “Aldo” e il comm.rio “Renzo”), c/o A.I.S.R.L. di La Spezia AM/U b) 2). Anche in: C. Del Maestro, op. cit. p. 212, n. prg. 71, Ed. Ass. Part. “Centocroci”, Varese Lig., 1982.

TRASCRIZIONE DOC. 4

71. 23 dicembre 1944 – Base X
1a BRIGATA «CENTOCROCI» SANTO BARGATTO COMANDO
N° 10 di prot.
OGGETTO: ORDINE DEL GIORNO N° 1.
A TUTTI I COMANDI DIPENDENTI
e p.c. AL COMANDO DELLA DIVISIONE «CENTOCROCI»
LORO SEDI

Dal recente giro di ispezione a tutti i reparti di questa Brigata da parte del mandante della Divisione «Centocroci» e del Commissario, dal rapporto verbale esposto a questo Comando si rende noto quanto segue:
La disciplina, in alcuni reparti, non solo è poca e poco militare ma addirittu­ra nulla. In seno alla 2a Compagnia non è stato trovato neppure un ufficiale. Dove erano?
I due terzi almeno di tutti i Patrioti mancavano, dove erano?
Se al posto del Comandante la Divisione in giro di ispezione fosse giunto invece in sede al Comando della 2a Compagnia un porta ordine con l’ordine di spostamento immediato per missione di guerra e con l’ordine di un immediato schieramento della Compagnia per far fronte ad un attacco improvviso, chi avrebbe impugnato le armi? Chi poteva essere responsabile dei Patrioti pre­senti?
A tutti questi interrogativi risponda con coscienza e con spirito di consape­volezza di tutte le responsabilità assunte chi di competenza.
Si tenga presente però che è decisa volontà di questo Comando di stroncare con ogni mezzo qualsiasi forma di ribellismo alla disciplina e al buon ordine per l’andamento della Brigata.
Per l’ultima volta si fa appello ai Comandanti di Compagnia, ai Comandanti di Plotone e ai Capi Squadra: non allontanatevi dai reparti, rimanete costante­mente il più possibile coi Patrioti vostri dipendenti; non recatevi spesso a passeggio, dando spettacolo indegno ai vostri subordinati ed alla popolazione. Insegnate ai vostri Patrioti le norme principali del buon trattamento e del massimo rispetto verso la popolazione. Si spera di non dover più ritornare su tale argomento.

Il Commissario di Brigata II Comandante della Brigata
(Renzo) F.to RENZO (Aldo) F.to ALDO


Doc. n.5:
“Proposte del Comando Divisione Liguria alla Costituenda Giunta di Varese Ligure”(Doc. in fotoc. comp. da 2 f., 2 p. dattil., d. 24/12/1944, f.to Il Com.te della Divisione “Richetto”), c/o A.I.S.R.L. di La Spezia – AM/U b) 2). Anche in: C. Del Maestro, op. cit. p. 213, n. prg. 72, Ed. Ass.ne Part. “Centocroci”, Varese Lig., 1982).

TRASCRIZIONE DOC. 5

  1. 24 dicembre 1944
    DAL COMANDO DI DIVISIONE LIGURIA
    (I.S.R.L.) – Varese Lig. li 24-12-44

In base a osservazioni fatte, propongo:
1°) In seno alla polizia sia istituita una speciale squadra annonaria – composta di elementi non locali, di buona volontà, in numero di 10.
Ogni squadra volante o singolo elemento non sarà più autorizzato a sequestrare merce di propria iniziativa, ma sarà tenuto a trasmettere l’infrazione consta­tata all’apposito ufficio annonario.
2°) Sia formata nuovamente, sotto il nostro controllo, la Giunta Comunale, che naturalmente sarà eletta dal popolo e ne godrà la fiducia. Tale Giunta terrà riunione ogni settimana, ed esaminerà i problemi sorti e le irregolarità constatate (adeguamento del calmiere, mancanza di un prodotto perché nascosto, ecc.) e farà proposta. In base a tali discussioni e tenuto conto degli interessi della Divisione saranno stabiliti degli opportuni provvedimenti.
3°) Istituzione di un equo calmiere (vedi 2a colonna tabella) ai contravventori sarà sequestrata tutta la merce senza alcun compenso.
4°) Sarà libera la circolazione di merce sino al valore di L. 600 (secondo il calmiere) e nelle seguenti quantità massime: olio K 1,500, Pollame N. (sic!), Grano Kg 5, Granoturco Kg 5, Formaggio Kg 1,500, Uova 12, Sale Kg (sic!), FAGIOLI Kg 5, Patate Kg 10, Noci Kg 10, Salumi Kg 1, Burro e Grassi Kg 0,500, Cuoio Kg 3, Carne Kg 3. Nel caso di quantità maggiori sarà necessario un permesso e in linea di massima si seguiranno le seguenti norme:
A coloro i quali porteranno sul luogo merce destinata al consumo locale sarà trattenuto il dieci per cento, che verrà pagato a un prezzo ridotto (vedi colonna N. 3 tabella). A coloro invece, i quali faranno transito e o esporte­ranno della merce, la percentuale trattenuta sarà del venti per cento. Tutta la merce ritirata con tale sistema verrà poi venduta (ai bisognosi) nel nostro spaccio autorizzato allo stesso prezzo. (Vedi colonna .. della tabellina indicante i prezzi di requisizione della Divisione). Saranno riconosciuti come validi soltanto i permessi rilasciati dall’Ufficio Annonario, e dal Municipio per le famiglie bisognose.
5° Per il migliore controllo anche poliziesco, il transito attraverso la zona sarà permesso di giorno e lungo le strade, pena il sequestro della merce e l’arresto dell’individuo.
6°) La carne dovrà essere venduta solamente nelle macellerie autorizzate e a prezzo di calmiere.
Durante la vendita dovrà essere esposto il certificato del veterinario.
7°) Ogni mese in base ai dati del Municipio sarà macellata una bestia che verrà venduta a un prezzo ridotto alla popolazione più bisognosa. Per la Divisione sarà trattenuta la trippa e il grasso.
8°) Tutte le infrazioni verranno punite col sequestro della merce senza com­penso.
9°) Tali norme verranno rese note alla popolazione mediante un bando e a tutti i comandanti reparto con una circolare.
Il Comandante della Divisione (Richetto) F.to RICHETTO


Doc. n.6 – Brg Centocroci: “Istituzione CORPO DI POLIZIA PATRIOTTICAAvviso alle popolazioni”, (da Camillo Del Maestro, op. cit. p. 180, n. prg. 31, Ed. Ass. Part. “Centocroci”, Varese Lig., 1982).

31. 10 agosto 1944 – XXX
VOLONTARI DELLA LIBERTA’ BRIGATA «CENTOCROCI»
Comando della Polizia Patriottica
Alle popolazioni dei Comuni di: BORGO VAL DI TARO – COMPIANO – BEDONIA – TORNOLO e VARESE LIGURE.AVVISO IMPORTANTE

Recentemente è stato istituito alle dirette dipendenze del Comando della Brigata «CENTOCROCI», il «CORPO DI POLIZIA PATRIOTTICA» per la salvaguardia della incolumità personale e dei diritti dei cittadini, per la difesa della privata proprietà, e per la tutela delle pubbliche istituzioni.

Tutti i servizi di istituto dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia giudiziaria, annonaria, stradale, forestale, venatoria, tributaria, fluviale, ecc., della Ammi­nistrazione della Pubblica Sicurezza in genere, sono trasferiti, nei territori sottoposti alla giurisdizione dei Comuni in indirizzo, al nuovo «CORPO DI POLIZIA PATRIOTTICA».

Chiunque intende, per la salvaguardia dei propri diritti, interessare il «CORPO DI POLIZIA PATRIOTTICA», deve rivolgersi al Comando della Brigata «CENTO CROCI», oppure prendere contatto con le staffette regolar­mente autorizzate al servizio di polizia.

Gli appartenenti al Corpo di Polizia sono muniti di apposita tessera di riconoscimento.

Contemporaneamente si rende noto che è stato pubblicato un apposito « Regolamento di Polizia», il quale, oltre ad affermare che le leggi dello Stato, comprese quelle penali e di polizia, restano in pieno vigore nella giurisdizione territoriale della Brigata, contempla la pena di morte per coloro che catturasse­ro bidoni di materiale lanciati con paracadute da aerei alleati, oppure effettuas­sero, a scopo di furto, segnali agli equipaggi, sia con fuochi che con altri mezzi.

La pena di morte è pure prevista per tutti coloro che svolgessero vera e propria attività di spionaggio in danno dell’Esercito di Liberazione Nazionale.

Gravissime pene sono contemplate per coloro che detenessero armi senza averle denunciate al Comando di Brigata.

Il Regolamento in parola prevede inoltre sanzioni per coloro che contravve­nissero al listino dei prezzi redatto dalla Brigata, e l’obbligo, ad iniziare dal 15-8-1944, per chi intende cacciare selvaggina ed uccellagione oppure dedicarsi alla pesca, di munirsi di appositi permessi rilasciati dall’Ufficio di Polizia, dietro versamento delle rispettive tasse di L. 200 e L. 50.

I contravventori a quest’ultima disposizione saranno sottoposti a sanzioni, a norma del Regolamento.

L’Esercito dei Patrioti, rappresentante del Governo legittimo nel territorio invaso della Patria, si riserva inoltre la facoltà di deferire, a suo tempo, qualsiasi reato all’Autorità Giudiziaria ordinaria.

Il Regolamento è in visione presso l’Ufficio di Polizia, i Comuni e le Case parrocchiali.

Il Commissario Politico (Benedetto) Il Capo della Polizia (Roberto) Il Comandante Brigata (Richetto)

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Doc. n.7 – Regolamento di Polizia (da Camillo Del Maestro, op. cit. p. 181, n. prg. 32, Ed. Ass. Part. “Centocroci”, Varese Lig., 1982).

32. 18 agosto 1944 XXX
VOLONTARI DELLA LIBERTÀ BRIGATA CENTOCROCI COMANDO DELLA POLIZIA PATRIOTTICA
REGOLAMENTO DI POLIZIA

CAPO I° – DISPOSIZIONI GENERALI

Art. 1) – E’ istituito un «CORPO DI POLIZIA PATRIOTTICA» alle dirette dipendenze del Comando Brigata « CENTOCROCI », per la salvaguardia della incolumità personale e dei diritti dei cittadini, per la difesa della privata proprie­tà, per la tutela delle pubbliche istituzioni e per l’assolvimento di ogni altro compito di cui al presente regolamento.

Art. 2) – Il territorio sottoposto alla giurisdizione della Brigata «CENTOCRO­CI» comprende i comuni di BORGO VAL DI TARO – COMPIANO – BEDONIA – TORNOLO E VARESE LIGURE.

Art. 3) – Chiunque è tenuto ad osservare, nella giurisdizione territoriale della Brigata «CENTOCROCI», le norme di polizia emanate e da emanarsi.
Il «CORPO DI POLIZIA PATRIOTTICA» assolve il suo compito nei comuni elencati all’art. 2.
Ogni disposizione di polizia si intende pubblicata e di dominio pubblico con il deposito e l’affissione di copia conforme dei provvedimenti stessi presso le case comunali, se occupate dalle forze patriottiche, oppure presso le case parrocchiali od altro luogo maggiormente frequentato dal pubblico.
La data di pubblicazione di un provvedimento di polizia è certificata dal Patriota incaricato dall’affissione. In linea generale ogni disposizione di polizia entra in vigore, due giorni dopo l’avvenuta pubblicazione salvo, naturalmente, ogni altro termine eventualmente indicato in calce al provvedimento.

Art. 4) – Le leggi dello Stato, comprese quelle penali e di polizia, restano in pieno vigore nella giurisdizione della Brigata.
L’organizzazione patriottica del potere legittimo dello Stato nel territorio nazionale occupato dal nemico tedesco, è investita delle facoltà proprie dei poteri giudiziario ed esecutivo previste dalle leggi costituzionali da ogni altra norma legislativa.
Le eventuali norme di carattere penale contenute nel presente Regolamento e che saranno emanate in seguito hanno un valore eccezionale e limitatamente al periodo di campagna della Brigata.

Art. 5) – Le eventuali disposizioni contenute nel presente regolamento e che saranno emanate in seguito si intendono pubblicate al solo scopo di impegnare maggiormente in determinati settori della vita pubblica, attualmente di più vitale importanza, gli organi della Polizia patriottica.
Resta pertanto inteso che i cittadini sono tenuti all’osservanza di ogni legge dello Stato anche se richiamata nei regolamenti e provvedimenti emanati e da emanarsi dalla Brigata «CENTOCROCI».

Art. 6) – Tutti i servizi di istituto dell’Arma dei Carabinieri, previsti dal Regola­mento Generale dell’Arma e da ogni altra disposizione, della polizia giudiziaria, fluviale, annonaria, stradale, forestale, venatoria, tributaria, del lavoro ecc., dell’amministrazione della pubblica sicurezza in genere, si intendono trasferiti al «CORPO DI POLIZIA PATRIOTTICA».

Art. 7) – L’organizzazione di polizia per la Brigata « CENTO CROCI » è stabilita come segue:
a- Un Comando o Ufficio di Polizia presso il Comando della Brigata;
b – Un servizio mobile di polizia assolto dai componenti il «CORPO DI POLIZIA PATRIOTTICA» della Brigata;
c) – Una sezione di polizia patriottica in ogni abitato sede di comune, ed in ogni abitato di maggiore importanza.

Art. 8) – Chiunque intende, per la salvaguardia dei propri diritti, interessare il «CORPO DI POLIZIA PATRIOTTICA» deve rivolgersi al Comando della Brigata «CENTOCROCI» oppure alla «Sezione di Polizia» o ai patrioti addetti al «servizio mobile di polizia».

Art. 9) – I patrioti addetti al servizio di polizia saranno muniti, a cura del Comando, di apposita tessera personale di riconoscimento e di autorizzazione a compiere accertamenti di polizia, che i cittadini devono chiedere sempre in visione.

Art. 10) – I componenti il «CORPO DI POLIZIA PATRIOTTICA» hanno la facoltà di ordinare il «fermo di polizia» a chiunque, affinché gli organi compe­tenti possano compiere gli accertamenti del caso.

CAPO II° – DEL PROCEDIMENTO DI COGNIZIONE DEI REATI

Art. 11) – La cognizione dei reati commessi dai cittadini spetta al tribunale militare patriottico. Il corpo di polizia trasmette gli atti al Comando per il successivo inoltro al predetto tribunale militare patriottico. L’Autorità Patriot­tica si riserva di deferire, a suo tempo, qualsiasi reato all’autorità giudiziaria ordinaria.

CAPO III° – DISPOSIZIONI PENALI RELATIVE AI FURTI DI MATE­RIALE VARIO LANCIATO CON PARACADUTE, A FORMAZIONI PA­TRIOTTICHE DA AEREI ALLEATI.

Art. 12) – Al passaggio, sia in ore diurne che in ore notturne, di aerei alleati addetti al lancio di materiale vario a formazioni patriottiche, è assolutamente vietato alla popolazione civile di effettuare segnali agli equipaggi, sia con l’accensione di fuochi che con altri mezzi.
Chiunque contravviene alla predetta disposizione allo scopo di catturare materiale di spettanza all’Esercito di liberazione Nazionale potrà, a Giudizio del competente tribunale militare patriottico, qualora il furto rappresenti un grave danno per l’organizzazione, essere condannato alla pena di morte. Nei casi di minore gravità i competenti organi sottoporranno gli imputati al pagamento di forti ammende, sia in natura che in denaro, da determinarsi di volta in volta.

Art. 13) – Chiunque rinviene paracaduti lanciati da aerei alleati per rifornire di materiale vario le formazioni dell’Esercito di Liberazione Nazionale deve immediatamente avvisare del fatto il più vicino comando di reparto patriottico.
Coloro che sottraessero materiale dai bidoni casualmente rinvenuti saranno sottoposti, a seconda della gravità del furto, alle pene di cui al precedente articolo.

Art. 14 – Chiunque detiene armi o munizioni od altro materiale di proprietà dell’organizzazione patriottica, rinvenuto casualmente deve avvisare immedia­tamente del fatto il più vicino comando dell’Esercito di Liberazione.
Coloro che verranno trovati in possesso di armi o munizioni o di altro materiale di proprietà delle forze patriottiche saranno sottoposti a seconda della gravità del furto alle pene di cui al precedente articolo 12.
Coloro che restituiranno spontaneamente il materiale di proprietà dei pa­trioti entro il 31-8-1944, saranno indenni da ogni penalità.

Art. 15) – Chiunque detiene armi o munizioni od altro materiale anche di sua proprietà deve avvisare del fatto l’ufficio di Polizia della Brigata Centocroci.
La dichiarazione in parola deve essere prodotta anche se il predetto materia­le è già stato precedentemente denunciato ad organi di polizia funzionanti alle dipendenze del governo neo-fascista. (Stazione dei carabinieri – Com­miss.to di P.S. – Comandi della guardia neo-fascista ecc.).
Il Comando della Brigata si riserva la facoltà di sequestrare il predetto materiale. I trasgressori saranno sottoposti ad ammende varie, sia in natura che in denaro da determinarsi di volta in volta dai competenti organi patriottici.

CAPO IV0 – DELL’ATTIVITÀ’ ANTINAZIONALE

Art. 16) – Chiunque con fatti o con parole nuoce ai patrioti o all’organizzazione patriottica, unica legittima autorità nel territorio nazionale occupato dal nemico tedesco, oppure assume atteggiamenti da traditore dimostrando simpatia per i nazi-fascisti, sarà confinato in zona lontana dalla propria abitazione, residenza su un giudizio del tribunale militare patriottico, oltre l’applicazione di forti ammende.
Se l’attività antinazionale riveste carattere di vero e proprio spionaggio in danno della causa nazionale gli imputati saranno condannati alla pena di morte.
Il Comando della Brigata Centocroci si riserva la facoltà di ordinare il confino di polizia a qualsiasi appartenente al partito così detto repubblicano o ad altra organizzazione politica o militare neo-fascista, residente nella zona. Il provvedimento che ordina il confino di polizia a un neo-fascista è insindacabile e pertanto non è soggetto a gravame di appello.

CAPO V° – DEI REATI ANNONARI

Art. 17) – Chiunque contravviene al listino dei prezzi redatto dal Comando della Brigata di concerto con commissioni di esperti costituiti in ogni comune sarà sottoposto alla confisca delle merci ed all’applicazione di una forte ammenda in natura od in denaro, da stabilirsi di volta in volta dai competenti organi.
Ad uguale penalità sarà sottoposto chiunque contravvenga a disposizioni annonarie in genere.

CAPO VI0 – DISPOSIZIONI VARIE

Art. 18) – Chiunque caccia selvaggina od uccellaggione oppure si dedica alla pesca nei fiumi o nei torrenti della zona deve munirsi di appositi permessi rilasciati dall’Ufficio di polizia della Brigata Centocroci e versare all’organiz­zazione patriottica le rispettive tasse di L. 200 e L. 50. Appositi provvedimenti stabiliranno le date di apertura e chiusura della caccia e della pesca.
Coloro che risulteranno privi di permessi in parola saranno sottoposti al sequestro dell’arma, della selvaggina ed al pagamento di forti ammende, in natura od in denaro, da determinarsi di volta in volta, oltre naturalmente il versamento delle tasse. I trasgressori potranno essere diffidati a non più caccia­re o pescare per tutto il periodo della presente campagna.
I neo-fascisti non possono tenere per nessun motivo il porto d’armi e di conseguenza il permesso di caccia.

Art. 19) – Chiunque contravviene a disposizioni dell’Autorità patriottiche di qualsiasi natura, potrà essere sottoposto, su giudizio dei competenti organi, al pagamento di ammende sia in denaro che in natura, da determinarsi di volta in volta, salvo l’applicazione, a seconda del reato delle maggiori pene previste dalla legislazione penale comune e dal presente regolamento.

Il Commissario Politico – F.to Benedetto Il Comandante la Brigata – F.to Richetto P.C. C. – Il Capo della Polizia – (L. Giobatta)

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Doc. n.8: “Esempio di punizione erogata ai partigiani”, (da Camillo Del Maestro, op. cit. p. 203, n. prg. 59, Ed. Ass. Part. “Centocroci”, Varese Lig., 1982). (Sull’argomento vedere anche ivi Doc. 3).

59. 21 ottobre 1944
COMANDO BRIGATA CENTOCROCI (I.S.R.L.)
AL COMANDANTE LA 3a COMPAGNIA – SEDE
e p.c. A TUTTI I COMANDANTI DI COMPAGNIA – LORO SEDI

Il Comando di Brigata ha punito con ore 8 (otto) di palo il Patriota Florindo del 2° Plotone della 3a Compagnia per il seguente motivo: «Rifiutava di scontare per intero la punizione inflittagli la sera del 19 u.s. per aver sparato alcuni colpi di arma da fuoco.
Rispondeva inoltre al proprio Comandante in modo arrogante.»
Si pregano i comandanti di compagnia di portare quanto sopra a conoscenza dei propri dipendenti.

Il Commissario Politico II Comandante della Brigata

(Benedetto) F.to BENEDETTO (Richetto) F.to RICHETTO

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BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

ARCOLA, Comune di: Il diario di Ugo Muccini, La Spezia, I.S.R. «Pietro M. Beghi», 1973.
CANESSA, don Luigi: La strada era tortuosa. Sedici mesi di guerriglia sull’appennino ligure –emiliano, Genova, Edizioni AVA, 1947.
DEL MAESTRO, Camillo: Centocroci per la Resistenza, Varese Ligure, Ed. Associazione Partigiani Centocroci,1982.
I.S.R. «Pietro M. Beghi»: Pietro Mario “Beghi”, Discorsi e scritti 1954/ 1966. La Spezia, 1972.
I.S.R. «Pietro M. Beghi»: La Resistenza nello Spezzino e nella Lunigiana, La Spezia, 1973.
I.S.R. «Pietro M. Beghi»: I fatti di Valmozzola. 13/17 Marzo 1944, La Spezia, 1974.
I.S.R. «Pietro M. Beghi»: La battaglia del Gottero (20 gennaio 1945), La Spezia, 1974