Amato Berti (1928 – 2018) era nato a Pignona, frazione del comune di Sesta Godano (SP). Suo padre, pistoiese, era carbonaio, sua madre, di Pignona, casalinga. Secondogenito, quando aveva tre anni fu portato a Brugnato dove conseguì la licenza elementare. Poi, per disaccordi di famiglia – dopo aver preso lezioni di latino e greco da alcuni sacerdoti del posto (era previsto abbracciasse il sacerdozio) – nel 1943 tornò con la madre a Pignona.
Quando nell’ottobre 1944 il battaglione partigiano “Picelli” della IV Zona della Spezia si stabilì a Pignona, Amato Berti entrò giovanissimo nella Resistenza, restandovi sino alla Liberazione.
Subito dopo la guerra, per un breve periodo entrò nella Marina Militare; poi fece il boscaiolo a Pignona; il manovale edile e il bracciante agricolo a Genova. Infine, nel 1953, entrò come vigile urbano nel comune di Sestri Levante. Ove riprese a studiare, e nel 1974 si diplomò geometra all’istituto statale Buonarroti di Genova. Dopo di che si iscrisse all’Università di Genova; laureandosi, nel 1981, in lettere discutendo la tesi “La formazione di una Divisione Partigiana nel Levante ligure”: che nel 1982, col titolo “Storia della Divisione garibaldina Coduri” venne pubblica a Genova (ed, Seriarte), arricchita di alcuni interessanti apporti di Marziano Tasso.
Per lungo tempo maresciallo e Vice comandate dei Vigili Urbani del Comune di Sestri Levante, passò poi Comandante dei Vigili Urbani del comune di Lavagna, e tale rimase fino alla pensione.